La Prostituzione e il Turismo Sessuale in Cambogia

Si può introdurre il discorso sulla prostituzione in Cambogia menzionandone un aspetto che potrebbe apparire marginale ma che invece interessa parecchi turisti che la visitano … “Con Happy Ending, si indica il massaggio a base di unguenti che culmina coll’atto sessuale finale da parte della compiacente giovane massaggiatrice cambogiana”. Stando alle testimonianze di diversi viaggiatori, gli enigmatici volti delle donne orientali conferiscono a questa pratica un forte coinvolgimento emotivo e un certo grado di incertezza circa il “lieto fine”. I prolungati preparativi che preludono all'atto finale, con le mani che sempre più si avvicinano alle parti intime e l'incontenibile desiderio di giungere all'epilogo, creano uno stato di tensione e di attesa. I sorrisi appena accennati della massaggiatrice sono la sublime cornice a questa pratica che, in effetti, nulla ha da invidiare ai “rapporti mercenari” formalmente completi. Indubbiamente la bellezza della massaggiatrice cambogiana gioca un ruolo secondario, sono più importanti la maestria e la dolcezza dei movimenti. Il fatto che non vi siano rischi a livello sanitario e non v'è necessità di ricorrere al profilattico aiuta a dissolvere le perplessità dell’avventore.
A scanso di equivoci molti negozi di massaggio rilassante affiggono all'ingresso un ben visibile avviso in tre lingue ove si diffidano i clienti a fare richieste di carattere sessuale.
E si, perché spesso tra un centro di massaggi normale e uno a sfondo sessuale non vi è nessuna differenza, la tecnica del messaggio e la professionalità non sono quasi mai in discussione!

Come vede la Società Cambogiana il Sesso e la Prostituzione

“Vale la pena di descrivere quale sia in Cambogia l'atteggiamento comune verso il sesso e certe sue manifestazioni”. Almeno nella facciata aleggia un certo puritanesimo, per esempio sono criticati abiti discinti o esuberanti esibizioni in pubblico di affettuosità tra adolescenti o giovani. Si riconosce un gran valore alla verginità della donna, ma quando questa la perde per sventatezza si giustifica un atteggiamento critico nei suoi riguardi. Questo può produrre l'emarginazione della sventurata e renderle molto difficile rimediare un marito.  
“Peggio ancora nel caso di una ragazza madre, alla quale, soprattutto in mancanza di un’istruzione, non rimane altro che il mestiere più antico del mondo, facile e molto remunerativo”.
In realtà c'è una certa lascivia nei comuni comportamenti, l'iniziazione al sesso è piuttosto precoce anche a causa della promiscuità vissuta nella famiglia di origine.
Vi è poi una certa tolleranza verso l'omosessualità, sia essa maschile o femminile. Si ritiene che i “gay” siano innocenti vittime delle bizzosità o disattenzioni della divinità creatrice, e quindi in un certo senso giustificati.

Le Professioniste, le Signorine Facili, i Body Massage …

Entrando nel vivo dell'argomento prostituzione, si stima che le “sex worker” in Cambogia siano circa settantamila. Ad esse vanno però aggiunte quelle non censibili come le “massaggiatrici particolari” e le “free lance”, cioè le libere imprenditrici.
La concorrenza nel campo della prostituzione è piuttosto accesa essendovi presenza anche di operatrici vietnamite e laotiane. Questo spinge i prezzi al ribasso.

Le prostitute che lavorano sull'uscio di baracche sono decisamente economiche e propense ad assecondare i clienti che rifiutano l'uso del profilattico. Tale atteggiamento è tipico dei maschi khmer che con qualche dollaro in più raggiungono il loro scopo, in barba alle possibili conseguenze.

“Attualmente la realtà più evidente e sicuramente meno avvilente della prostituzione è quella che si svolge nei locali serali e notturni”. Questi sono numerosi e spesso raggruppati in specifiche aree. In essi avviene il gaudente sciamare dopo il tramonto delle giovani che esercitano con una certa disinvoltura la nobile professione. Spesso non sono vittime di alcuna coercizione e affollano bar, hotel, pub e discobar.
“Le signorine facili portano abiti di taglio occidentale e parlano un discreto inglese”. La natura dei loro intenti è comunque intuibile dall'atteggiamento, i gesti e i sorrisi che amabilmente elargiscono. Sono altresì selettive, evitano i clienti sgradevoli quali possono essere gli alcolizzati o quelli potenzialmente violenti. Il loro prezzo varia a seconda della situazione e dell'orario, rimarcando così che non sono assillate da necessità immediate. Molte di loro hanno lasciato il figlioletto dalla nonna, ma questo non gli impedisce di passare le nottate saltando da un hotel all’altro. La dimestichezza con i locali di svago e la frequentazione di uomini occidentali le sospinge inevitabilmente tra le braccia del consumismo. Cellulari, abiti, cosmetici e gioielli sono un richiamo che non possono ignorare e questo dopotutto è un bene, il ricorso a questi futili beni le impreziosisce e le rende ancor più affascinanti. In loro alla tradizionale ed enigmatica bellezza orientale si è aggiunto un tocco di capriccio occidentale.

Invece, forte impatto per l'avventore, soprattutto in alcuni hotel della capitale Phnom Penh, crea il così detto “body massage”, di solito al secondo piano.  Al di la di una vetrata vi sono numerose graziose giovani signorine con abiti accattivanti, tutte contraddistinte da un numero fissato alle spalline. Il cliente tranquillamente sceglie quella di suo gradimento e comunica il numero al personale. Quindi si appartano in una stanza li nei corridoi retrostanti, dove si praticano questi famosi “massaggi col corpo”. In questi luoghi del sesso cambogiani esiste anche se in forma un po’ sotterranea la possibilità, per clienti facoltosi ed esigenti, di avere rapporti con ragazze vergini.

“Decisamente a basso costo è poi il noleggio a tempo pieno di una signorina facile o prostituta cambogiana. Prassi molto usata dal viaggiatore solitario straniero”.

Nel contesto sinora delineato è facile intuire che molte delle ragazze cambogiane che imboccano la strada della prostituzione  siano spinte da necessità contingenti. Spesso devono mantenere un figlioletto il cui padre si è eclissato, oppure devono provvedere alla famiglia di origine o a un fidanzato egoista e molesto. Non mancano però quelle che per indolenza o lussuria optano per questo lavoro poco faticoso e remunerativo, pur se a discapito della propria dignità.

La Prostituzione Minorile in Cambogia

Fino a pochi anni fa il macabro reclutamento di “prostitute praticamente bambine” era favorito dalla estrema povertà generale e dagli effetti persistenti del triste periodo di Pol Pot.  Si trattava addirittura di orfanelle letteralmente prelevate dalla strada. Frequente tuttavia era la complicità delle famiglie che per misere cifre cedevano le figliolette a usurai e sfruttatori. In luoghi appartati avveniva poi l'aberrante commercio di queste innocenti da parte del racket spietato della prostituzione. Si consideri che in quel contesto il concetto ed il valore della vita umana era molto relativo e condizionato dal fatalismo e dall'ignoranza.
“Poi, con l’arrivo del turismo, il vile commercio della prostituzione minorile ha preso maggior vigore!”.
 Finalmente tra il 2008 e il 2010 a causa del dilagare del fenomeno e grazie alla pressione delle varie associazioni internazionali a tutela dei minori qualcosa è cambiato, il governo cambogiano ha varato delle leggi a tal proposito. Ma, un atteggiamento realistico porta a credere che tali situazioni tutt’oggi sussistano, anche se in forma più limitata e ancor meno visibile. L'azione governativa di repressione e contenimento non è stata particolarmente determinata!
“Le autorità cambogiane, recentemente, non potendo ignorare la gravità del fenomeno, hanno istituito un dipartimento di lotta al traffico di esseri umani e di protezione dell'infanzia”.

La Cambogia è tuttora meta del “turismo sessuale minorile”, anche se in forma molto ridotta pare che certe ricerche pur sempre favorite da particolari accessi nel web, si stiano spostando verso altri paesi. “Resta comunque il fatto che molte prostitute, soprattutto a Phnom Penh e Siem Reap, sono particolarmente giovani, in pratica delle teenagers”. Ciò è per esempio evidente intorno al White Building, uno squallido e anonimo caseggiato d'un bianco ingrigito sito a Phnom Penh. Qui le giovani prostitute siedono fuori in attesa, intorno a loro un gran movimento di probabili clienti ma anche di protettori e faccendieri.

Purtroppo il disagio e la povertà in Cambogia sono molto presenti, vagando casualmente per le città, si possono notare luoghi e situazioni singolari. In una baracca senza finestre si può intravedere una giovane che si stiracchia su di un materasso, avendo ancora il trucco e l'abito della sera prima. Ragazze sul marciapiede possono recare i segni  di maltrattamenti, quali bende o ecchimosi, causati magari da loro negligenze nei confronti di clienti o protettori. Altre mostrano sulle braccia cicatrici di ferite autoinflitte  quando erano sotto l'effetto di anfetamine … anche questa un grande piaga giovanile.

I Ladyboy Cambogiani e il Turismo Gay

“Nella Nightlife di Phnom Penh e di Siem Reap non possono mancare i transessuali, ormai universalmente noti col nome di Ladyboy. Raffinati e di delicate fattezze sono spesso irriconoscibili e scambiati per bellissime giovani donne”. Il desiderio di passare una notte con uno di loro è ormai considerata una perversione molto blanda. La conoscenza che hanno del corpo maschile li rende a volte più appaganti delle stesse colleghe. Se alcuni indossano abiti non particolarmente scollati è perché non si sono neancora dotati di seni al silicone.

“Negli ultimi anni soprattutto nella capitale Phnom Penh il turismo gay sta prendendo molto fervore nelle discoteche e nightclub, tant’ è che stanno nascendo diversi locali di tendenza!”.

Leggendo questo articolo si evince che la realtà della prostituzione in Cambogia è molto variegata e, per certi aspetti e per qualcuno, molto invitante!

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